Il tema dei cheater nel poker online è ormai il trend topic per definizione da diversi giorni. Tutta colpa – se così possiamo dire – di Alex Foxen e del suo attacco frontale nei confronti di Ali Imsirovic, considerato un “imbroglione” sia online che addirittura live. Queste parole hanno consentito di aprire un ideale vaso di Pandora, con tanti protagonisti della community che si sono esposti. L’ultimo in ordine di tempo è Chance Kornuth.
Stiamo parlando anche in questo caso di uno dei giocatori più forti in circolazione. Dunque anche in questo caso abbiamo di fronte un’opinione molto forte sul tema che va per la maggiore in queste ultime settimane. Kornuth non ha fatto nomi, come si è visto invece in altri ambiti, ma ha voluto comunque esprimere una posizione forte su questo topic. Una posizione non banale e molto interessante.
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Chance Kornuth e la richiesta di black list
Come spesso accade in situazioni di questo tipo, sono i social network a fare da teatro anche nel caso di Chance. Un post molto chiaro in cui la posizione dell’americano è forte:
We as the poker community have accepted the poker sites’ decisions not to expose the cheaters for too long. The perpetrators are directly stealing money from the rest of us… Enough is enough and it’s time for a thread
— Chance Kornuth (@ChancesCards) April 21, 2022
“Come community del poker abbiamo accettato le decisioni delle room nel non esporre troppo a lungo i cheater. Chi ha questi comportamenti ruba i soldi direttamente dai nostri conti. Così è troppo, è il momento di parlarne“.
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Chance Kornuth prosegue così: “Quando una room decide che qualcuno sta imbrogliando lo banna, tiene al sicuro la sua identità e restituisce i soldi nei limiti del possibile. Il sistema attuale è inadeguato e inaccettabile. Ci vuole una black list del poker“.
Una posizione molto dura che però manifesta il malcontento di tutti quei giocatori – più o meno noti – che non si sentono al sicuro. I cheater si nascondono ormai dietro anche ai più forti in circolazione, o almeno quelli che ritenevano tali.