L’Italia si prende con enorme merito il pass per la finale di Euro 2020. La partita di ieri sera a Wembley contro la Spagna è stata forse l’unica in cui gli azzurri se la sono vista brutta nel vero senso della parola. Ma alla fine è arrivata la grande gioia per una squadra guidata a livello umano e spirituale da Giorgio Chiellini.
L’esperto difensore ha ereditato la fascia da capitano da un altro colosso della Juventus degli anni d’oro recenti, ovvero Gigi Buffon. Una responsabilità non da poco, che poteva essere affidata solo a un grande giocatore e a un uomo con le spalle larghe e robuste, come l’arcigno calciatore toscano.
Comparatore Bonus Scommesse
Bookmaker | Bonus | Visita |
---|---|---|
Bonus 365€ | ||
Bonus 20€ |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
Ma al di là di ogni ovvietà da scrivere su un giocatore dal pedigree da vincente, ieri il capitano azzurro ha letteralmente preso la scena ogni volta che ne ha avuto l’occasione.
Italia-Spagna, la partita di Chiellini
Che Italia-Spagna non fosse per Chiellini una partita come tutte le altre, lo si è avvertito fin dalle prime inquadrature dal tunnel di Wembley, quello che conduce al centro del campo. Già in quei momenti Giorgio sembrava quasi posseduto, sorrideva a 32 denti. La stessa scena che si è vista al momento degli inni, una riderella che sembrava un mix di tensione per la posta in palio e la gioia per il momento che stava vivendo.
Durante la gara è il solito Chiellini: grintoso quando serve, mai povero di parole e gesti di conforto e di incoraggiamento per i compagni. Ma il vero show è avvenuto tra la fine dei supplementari e l’inizio dei rigori. La scenetta di cui Jordi Alba è stato attore non protagonista resterà per sempre scolpita nei nostri occhi e nelle nostre teste.
Comparatore Bonus Scommesse
Bookmaker | Bonus | Visita |
---|---|---|
Bonus 20€ | ||
Bonus 20€ | ||
Bonus 100€ |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
“Mentiroso, mentiroso“, esclama sorridente il nostro capitano all’indirizzo del suo omologo iberico. Al centro del contendere c’era all’apparenza solo la porta in cui calciare i rigori. Ma alla base c’era una mossa psicologica che si è poi rivelata vincente. E ora per Giorgione c’è l’ultimo ostacolo, l’ultima gara in azzurro. Si spera che sia anche la più bella.