Cento ore di poker obbligatorie per i nuovi dipendenti: la singolare formazione di una multinazionale di Wall Street

Set 16, 2024

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Il poker come maestro di vita e di affari.

Il Susquehanna International Group, azienda di commercio e tecnologia con sede a Filadelfia e più di tremila impiegati tra Nord America, Australia, Europa e Asia, ha adottato una strategia innovativa per formare i suoi nuovi dipendenti.

 

Cento ore di coaching

Secondo quanto informa il Wall Street Journal, infatti, le dieci settimane di formazione che i nuovi impiegati della azienda devono seguire prima di iniziare a lavorare, includono cento ore di poker.

L’inclusione del nostro amato gioco è finalizzata allo sviluppo di abilità chiave per la presa di decisioni nel mercato finanziario, a iniziare dalla gestione del rischio.

Nella sede della Susquehanna c’è una sala da poker dedicata dove è possibile accumulare le ore richieste dal programma di coaching. Il nostro gioco è visto come un ottimo simulatore delle condizioni dei mercati, caratterizzati da informazione limitata e dunque in cui le decisioni devono essere prese senza avere a disposizione tutti i dati necessari alla sua ottimizzazione.

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“Un modello molto buono”

I nuovi dipendenti sono valutati in base alla gestione del bankroll per il poker e allo stack della partita, con l’obiettivo di accumulare più chips possibile minimizzando i rischi collegati.

Questo punto di vista coincide quasi completamente con l’indice di Sharpe, una metrica finanziaria che misura il rendimento finale in rapporto ai rischi presi.

“Il poker è un modello molto buono per prendere decisioni nelle situazioni a informazione imperfetta – ha detto al Wall Street Journal Todd Simkin, direttore di Susquanna International, confermando come il mindset del pokerista possa tornare utile in molte situazioni della vita di tutti i giorni.

 

Una questione culturale

Siamo pronti a scommettere che un programma di formazione che contempla cento ore di poker, dalle nostre parti, farebbe storcere il naso a tanti. Qui purtroppo l’abitudine è relegare sbrigativamente il nostro meraviglioso gioco alla sfera dell’azzardo.

La questione è culturale. Negli States il poker è visto come un gioco di abilità molto importante, addirittura secondo molti ha gettato le basi per la nascita del pensiero capitalista e dunque della economia americana.

Oggi negli Stati Uniti d’America sono più di sessanta milioni, un quinto della popolazione, a giocare a poker su base regolare. Il ruolo formativo assegnato al nostro gioco si capisce anche dai corsi del Massachusetts Institute Of Technology.

Gli iscritti al dipartimento di Economia del celebre MIT, che tanti premi Nobel ha forgiato tra le sue aule, possono seguire un corso sui rudimenti del poker che è disponibile anche sul canale YouTube della Scuola.

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Il video

Nel video potete vedere l’intervista del Wall Street Journal. Gli argomenti toccati vanno dalla gestione del rischio agli errori dei principianti, passando per il ruolo dell’ego al tavolo verde e la capacità di leggere gli avversari.

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