Il prossimo 24 febbraio nei PokerGo Studios di Las Vegas saranno assegnati i Global Poker Awards 2023.
Le votazioni online sono in corso: per dare la preferenza alla migliore mano dell’anno cliccate sul link.
Tra le quattro candidate c’è anche un fold preflop di Juan Pardo con coppia di re al tavolo finale del Main Event Triton SHRS Londra.
Ogni volta che la seconda miglior mano di partenza del poker finisce nel muck, ovviamente, fa sensazione. In questo caso, però, per un professionista del livello dello spagnolo la giocata è sembrata quasi obbligata, viste le circostanze.
Un cooler a tre
Il torneo da 125k di buy-in conta sei sopravvissuti che hanno un premio garantito di 970k$. La vittoria però vale 4,1 milioni.
Su blinds 100k/200k, con 19bb Juan Pardo apre x2 secco K♦K♣ da utg.
Su hijack Jean Thorel, secondo in chips con 7.7M, tribetta a 1M con A♥A♣.
Da small blind il chipleader Stephen Chidwick (9.6M) spilla A♠K♠ e cold 4-betta a 2.3M.
A questo punto la parola torna a Pardo. “All-in” si sente nella diretta.
“Ma le sue labbra non si sono mosse, era JRT?” dice uno dei commentatori riferendosi a Jean Noel Thorel.
Era proprio il francese che ha annunciato la sua action prima del suo turno. Pardo si guarda intorno un po’ spaesato, usa una time extension, poi getta i suoi re nel muck.
Il video
Ecco il video della mano:
Quando il tell sposta
Questo fold preflop con coppia di re di Pardo è uno dei candidati al premio di miglior mano dell’anno. Fa specie però che tra le candidature non ci sia il tribet/fold con coppia di re di Joe Hachem al WPT Championship di dicembre, che tra i due sembrava forse più meritevole.
In quella occasione infatti l’australiano ha foldato direttamente sulla 4-bet dell’avversario che aveva effettuato il primo rilancio preflop.
In questo caso invece Pardo si è trovato a decidere dopo la tribet di un avversario notoriamente chiuso e la cold 4-bet del chipleader del tavolo.
Inoltre il fatto che l’avversario notoriamente chiuso di cui sopra, ossia Jean Noel Thorel, abbia annunciato l’all-in prima del suo turno ha sicuramente avuto il suo peso nella decisione dello spagnolo.
Cosa mai potrebbe avere per andare all-in sulla 4-bet dell’unico avversario del tavolo che lo copre, che di fatto non gli dà fold equity?
Avrà pensato Pardo a ragione. Rimane il dubbio che la mano sarebbe andata diversamente se Thorel avesse tenuto la bocca cucita.