Alcuni giorni fa abbiamo parlato di lui ricordando un episodio piuttosto singolare trasmesso in diretta TV nell’ambito del PokerStars Superstars.
Gus Hansen andò all-in al buio dalla prima all’ultima mano – CLICCA QUI per scoprire perché – e, a prescindere dalla bontà della sua strategia, la sfrontatezza con cui affrontava gli illustri concorrenti rifletteva perfettamente la sua indole.
A “The Grate Dane” non piace esser secondo a nessuno e non importa chi si trova di fronte: “So bene che Timofey Kuznetsov – aka Trueteller, tra i migliori cash gamer al mondo – è più forte ma in un tavolo a sei ci gioco comunque contro, in heads-up magari ci penserei un po’” – ha dichiarato in una recente ospitata al podcast di Joe Ingram.
E’ proprio questa attitudine che lo ha portato a essere sempre al centro dell’attenzione, sia per le sue performance stratosferiche che per i downsing da brividi. Eppure nella sua carriera non c’è stato soltanto il poker…
Campione in ogni disciplina
Prima di essere un campione con le due carte, Hansen è stato campione nazionale di tennis da giovane, arrivando addirittura a piazzarsi tra i migliori 60 giocatori al mondo di “Racketlon” una disciplina che comprende i quattro sport olimpici che prevedono l’uso di una racchetta: tennis, ping pong, badminton e squash.
Beccatevi questo video risalente a poco meno di una decina d’anni fa, dove Hansen mostrava le sue doti nel tennis tavolo.
The King of Backgammon
Immaginate di passare al Day2 di un EPT High Roller e decidere di non presentarvi al tavolo il giorno successivo, perché impegnati in una partita ben più profittevole. Ma non si tratta di poker, bensì di backgammon, una delle discipline in cui Hansen primeggia ancora.
In quella occasione, si narra, riuscì a portarsi a casa oltre il 2.5 milioni di dollari, rendendo la sua assenza al Day2 di un torneo così importante molto più sensata di quanto in realtà non sembrasse.
Gus ha sempre dichiarato di esser riuscito ad ammortizzare le sue perdite col poker online proprio grazie al backgammon. Ecco un video nel quale spiega le regole del gioco:
Poker: croce e delizia
Si può essere allo stesso tempo tra i più grandi campioni e tra i più grandi perdenti nella medesima disciplina? Gus Hansen in qualche modo è riuscito anche in questa impresa.
Noto cash gamer High Stakes, si era fatto notare già dal 2002 mettendo a segno una serie di vittorie negli MTT live che lo portarono sotto la luce dei riflettori in brevissimo tempo.
Nel suo score su hendonmob i primi tre cash corrispondono ad altrettanti primi posti per oltre 1.2 milioni di dollari incassati: un inizio davvero niente male.
Negli anni successivi arrivano anche i trionfi al Main Event delle Aussie Million e il braccialetto al Main delle World Series of Poker Europe, ma i suoi 10 milioni di dollari in vincite lorde nei tornei live non bastano a coprire gli oltre 20 persi a cash game online.
Hansen infatti è stato tra i giocatori più perdenti nella storia dell’online, secondo solo al fondatore del Cirque du Soleil Guy LaLiberté, il quale però dispone di un capitale ben diverso rispetto al player danese.
Ecco il suo andamento agli high stakes dal 2007 al 2014:
It’s gonna be a Great Summer
Lo scorso anno era diventato il tormentone più usato sul suo account Instagram. Gus infatti postava alcuni video delle sessioni cash game high stakes giocate alla Bobby’s Room, dove a quanto pare è riuscito a vincere delle cifre davvero interessanti.
Ultimamente però la formula “it’s gonna be a great summer” è stata associata a questa foto nella quale il sorriso di “The great Dane” non sembra tra i più smaglianti:
Un semplice scherzetto o il segnale di un periodo non troppo positivo per Hansen?
In realtà la risposta a questa domanda non è affatto rilevante, qualunque essa sia Gus rimane uno dei personaggi più eclettici nella scena mondiale: hate him or love him.
E voi che ne pensate sul suo conto? Scrivetecelo lasciando un commento sulla nostra Fanpage!