Le WSOP 2022 sono iniziate da giusto un paio di giorni, ma ci hanno già regalato qualche emozione. In particolare grazie al primo torneo di un certo spessore che si è giocato nei giorni scorsi. Stiamo parlando dell’evento High Roller Bounty da 100.000 dollari di buy-in, che è stato portato a casa da David Peters, al termine dell’heads up contro Chance Kornuth.
I due statunitensi, però, hanno dato vita a una delle mani più interessanti dell’intero torneo quando si è era ancora in situazione di 3 left. Il “terzo incomodo” era un certo Dario Sammartino, che forse nella mano che stiamo per analizzare si è augurato che la situazione andasse per le lunghe, magari con uno showdown che lo portasse in heads up. Così non è andata, ma c’è della carne al fuoco.
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David Peters cucina Chance Kornuth a fuoco lento
Situazione: final table livelli 60.000/120.000 big blind ante 120.000
Preflop: Peters spilla Q♥6♦ da bottone e rilancia a 275.000 chips. Folda Sammartino, Kornuth chiama con 8♣5♠ da big blind. Il pot sale a quota 730.000 chips.
Flop: Q♠3♠9♦ – si comincia con un doppio check
Turn: 10♠ – Kornuth questa volta esce in puntata con 650.000, trovando il call da parte di Peters. Il pot sale a quota 2.030.000 chips.
River: J♠ – Kornuth cambia idea e opta per il check, Peters non perde l’occasione e punta un milione e mezzo. Chance decide di passare.
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In questa situazione David Peters ha la capacità di rendersi conto della voglia di Kornuth di evadere dal colpo con la bet al turn. Naturalmente colui il quale avrebbe poi vinto il torneo non ha fatto leva sulla top pair, non certo in un board del genere.
Bravo dunque il buon David a capire di essere avanti, o comunque di non essere di fronte a una mano con cui andare a sbattere violentemente in caso di bet al river. Chance, a dire la verità, non aveva molte altre opzioni considerando anche la situazione del torneo.