Con l’avvento della GTO, il termine “indifferenza” nel poker è diventato sempre più comune. Se non lo conoscevi, o se temi di non averlo compreso appieno, approfondiamo un po’ questo concetto.
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La migliore definizione di “indifferenza” nel poker l’abbiamo trovata in un articolo del blog di GTO Wizard, che ci ha ispirati e aiutati nella creazione di quello che state leggendo.
La parola “indifferenza” nel poker significa che due o più azioni hanno lo stesso valore.
Quindi, quando si sceglie una size e un range che rende indifferente l’avversario tra il call e il fold, significa che il suo Expected Value con le due mosse sarà identico.
Questo non significa che potrà scegliere di foldare sempre o chiamare sempre, perché a quel punto potremmo exploitare questa tendenza, ma semplicemente che nessuna delle sue mosse in arsenale potrà exploitare noi.
Che cosa implica questa affermazione? È importante notare che il principio di indifferenza dipende dalla strategia dell’avversario, e di conseguenza non è frutto della GTO o di una strategia exploitativa. Teoricamente, dovrebbe esistere in entrambe.
Come riconoscere l’indifferenza su un solver
Tutte le mani che un solver gioca in più modi applicano il principio di indifferenza. Se trovi una mano che, per esempio, nel 50% dei casi è un fold, nel 40% dei casi un call e nel 10% dei casi è un raise, significa che nessuna di queste azioni ha un EV intrinseco diverso dall’altra.
In questo specifico caso, l’EV è zero, in quanto il fold ha EV 0 e le altre mosse per forza di cose hanno lo stesso valore atteso. Prova a controllare su un solver e lo vedrai!
In casi come 40% all in, 40% raise e 20% call, tutte queste avranno un EV positivo ma uguale tra loro. Significa che quella mano fa parte anche del range di trapping (serve a proteggere il range di call).
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Possono esserci strategie indifferenti negative?
No, i solver non raccomanderanno mai mosse dal valore atteso negativo. Tendono sempre a fare la mossa a EV maggiore, e se il massimo è lo zero, allora sarà 100% fold.
Devo mixare come dice il solver o posso scegliere?
Come evidenziato sopra, non è necessario mixare le frequenze come indicato dal solver perché tutte queste hanno lo stesso EV.
Questo è vero quando l’avversario gioca una strategia che non si adatta alle nostre tendenze (non exploitativa). In caso diverso, potrebbe notare che – per esempio – tendiamo a rilanciare invece di foldare, e quindi costruire una strategia che sfrutti questo nostro leak.
È per questo motivo che con complessi calcoli e simulazioni, il solver ha trovato il punto di equilibrio proposto nella soluzione che stai guardando. Perché, se distribuisse le cose in maniera diversa, un modo di exploitarlo ci sarebbe.
Ma nell’immediato nella singola mano, o contro un avversario che non si adatta al nostro gioco, qualunque scelta facciamo… è indifferente.
