Sono passati diversi anni, per la precisione sette, da quando si è concretizzato uno degli affari più grossi nella storia del poker online. È la cessione, da parte della famiglia Scheinberg, del marchio PokerStars. La trattativa si è conclusa per quasi 5 miliardi di dollari e ha di fatto portato al cambiamento di un pezzo di storia non solo del gioco, ma di tutta l’industria mondiale del gaming.
Da allora tante cose sono cambiate nella vita di Isai Scheinberg. Il suo legame con il poker non si è affatto dissolto o allenato. Tanto che è arrivata nei giorni scorsi la notizia legata alla nomination dello stesso imprenditore israeliano per l’ingresso nella Poker Hall of Fame. Appare assai difficile che sarà lui a rappresentare la “classe del 2021”, ma la nomination è già una mezza vittoria.
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Nel frattempo, però, il buon Isai ora può parlare a lingua e a briglie sciolte del modo in cui le cose sono cambiate.
PokerStars e gli errori del post-Scheinberg
In particolare, Scheinberg si è soffermato nell’intervista rilasciata per Poker.org su alcune novità apportate da Amaya, subito dopo il loro insediamento alla guida di PS. Nello specifico la rimozione dei livelli VIP, per i quali Isai è categorico:
Credo che l’eliminazione dei livelli VIP e del Supernova Elite sia stata un errore. Non credo che sarebbe mai accaduto se io e Mark fossimo rimasti ancora in carica
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Una bordata non di poco conto, quella sganciata dall’ex boss di PokerStars. Tra le altre cose nel corso dell’intervista ha ammesso di non aver mai preso decisione in base ai meri calcoli economici. Aggiungendo anche un’altra frase che ha il sapore dell’attacco nei confronti dei suoi successori alla guida della room dell’Isola di Man:
I giocatori di poker sono i reali fruitori di una compagnia. E in quanto tali dovrebbero sempre stare al primo posto nei pensieri di una compagnia
Che dire… per essere uno che parla poco (quella rilasciata per Poker.org è la seconda intervista dopo la cessione di Stars), Isai è uno che non le manda a dire…