Prende il via questa sera la Nations League, almeno per quanto riguarda le fasi finali di un torneo giunto alla sua seconda edizione. Si gioca in Italia per tre serate tutte da vivere, anche perchè ci sono i nostri ragazzi che proveranno a farci vivere nuove notti magiche dopo quelle vissute questa estate. Ma così com’è stato tra giugno e luglio, non sarà affatto facile.
Le rivali saranno agguerrite, anche per dimostrare che il trionfo azzurro a Euro 2020 è stato un episodio isolato. In ogni caso i ragazzi allenati da Roberto Mancini vogliono continuare su una falsariga che dura ormai da tre anni o se preferite da 37 partite consecutive. Il primo scoglio si chiama Spagna, in quella che è ormai diventata una classica del calcio europeo per nazioni negli ultimi anni.
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Una partita che ha scritto capitoli interi della storia recente di entrambe le Nazionali in campo.
Italia contro Spagna, una gara decisiva
Il precedente del 2008, giocato agli Europei, è stato forse il momento in cui c’è stato il passaggio del testimone. Gli allora campioni del mondo in carica, allenati da Roberto Donadoni, cedettero il passo ai rigori alle nuove Furie Rosse che stavano nascendo e che di lì a due anni avrebbero vinto il titolo continentale e la Coppa del Mondo.
La rivincita del 2012 fu devastante. L’Italia allenata da Cesare Prandelli fece un grande Europeo e arrivò in finale, ma era stremata e giocava contro una compagine che faceva del posseso palla estenuante un’arma micidiale. Finì 4-0, la scena di Iker Casillas che chiede all’arbitro di fischiare la fine resterà nella storia. E forse in quella notte in Polonia si ruppe qualcosa nello spogliatoio azzurro.
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E poi c’è la doppia sfida nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2018. A Udine finì 1-1 con l’illusione di potersela giocare alla pari con la Spagna. A Madrid l’allora ct Giampiero Ventura ebbe la presunzione di giocare a viso aperto contro una delle nazionali più mortifere in campo aperto. Finì 3-0 e fu quel giorno che si scrisse la parola ‘fine’ del matrimonio tra tecnico e FIGC, culminato con la clamorosa eliminazione con la Svezia.
Ma questa sera sarà un’altra storia, tutta nuova e tutta da scrivere.