L’equity distribution o distribuzione dell’equity è un concetto che ha modellato la strategia moderna del poker, indispensabile da capire per giocare un poker vicino a quello ottimale.
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Che cos’è la distribuzione dell’equity?
Per spiegarlo in termini semplici, l’equity distribution è una rappresentazione del modo in cui l’equity di un range contro un altro range è distribuita nelle singole mani.
Per capirci meglio, un range del top 18% delle mani contro un range composto dalle migliori 35%, giocherà più o meno al 55% di equity, ma è chiaro che si tratta di una media: con AA giocherà all’85% contro tutto il range avversario, con 97s al massimo al 35%.
La rappresentazione grafica dell’equity distribution
Il modo più comodo e intuitivo per capire il concetto è vederne una rappresentazione grafica. Qui sotto vediamo proprio l’esempio riportato nel paragrafo precedente:
Sull’asse X vengono distribuite tutte le singole combinazioni dei range, mentre sull’asse Y vediamo l’equity di ogni mano contro tutto il range avversario.
La linea blu rappresenta il range del 18%, quella verde il range 35%. Si nota subito come il range più stretto sia più forte di quello avversario, ma attenzione a non “leggerlo male”: se guardiamo la parte destra, quella con le mani peggiori, non cadiamo nel trabocchetto di pensare di essere in vantaggio perché siamo sopra la linea verde.
Vuol dire semplicemente che il bottom del range avversario gioca ancora peggio contro il nostro.
(Il grafico interattivo disponibile su alcuni software di poker è decisamente più chiaro rispetto allo screenshot qui sopra. Permette, infatti, di vedere su ogni punto del grafico la mano corrispondente e la sua equity)
A cosa serve la distribuzione dell’equity
Con una rapida occhiata si può stabilire subito quale dei due (o più) range su un determinato board gode dell’equity advantage e dell’importanza di ciò, e potrà regolare la sua strategia di conseguenza.
Per esempio su 8♦7♣6♥5♥ (nell’immagine a sinistra) il range più loose ha un enorme vantaggio di equity, mentre su 10♠10♦9♥4♥ (a destra) il range più tight sarà in vantaggio, ma non in modo decisivo.
Confrontando poi le due parti “alte” dei range si può vedere chi ha il nut advantage: guardando il top 20% del range di ciascun giocatore, quello che dominerà sull’altro potrà stare tranquillo e puntare size più grosse.
Può verificarsi per esempio in un caso di range uncapped contro range capped su board alto (A-K-X): in questo caso il range uncapped avrà tutti i set e le doppie coppie che l’altro non avrà.
Inoltre si può notare a vista d’occhio la differenza che intercorre tra un range polarizzato e uno merged: il primo non avrà continuità tra il bottom 30% e il top 30%, ma farà un “salto in alto” improvviso, passando da 0% a, per esempio, 75% di equity. Il secondo invece sarà più continuo, avrà delle mani di medio valore.
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