In questi giorni nel mondo del poker italiano si sta parlando moltissimo della liquidità condivisa.
Già circa un anno e mezzo fa, questo discorso fu all’ordine del giorno e interessò i principali esponenti politici del nostro governo.
Il 6 Luglio 2017 si riunirono a Roma i regolatori di Italia, Spagna, Francia e Portogallo per firmare l’accordo sulla liquidità condivisa tra i paesi. Ebbene proprio l’Italia nonostante avesse addirittura ospitato quell’incontro è rimasta l’unica nazione fuori dall’accordo per volere dell’allora governo Gentiloni.
Grazie alla liquidità condivisa le altre nazioni hanno avviato un mercato comune riscontrando dati di crescita nel 2018 decisamente rilevanti. Basti pensare che la Spagna, che ha avuto la crescita maggiore, ha registrato un aumento di fatturato per il cash game di circa il 30% rispetto al 2017 pre liquidità condivisa. Dati di crescita in aumento seppur leggermente di meno anche per il Portogallo e la Francia che hanno registrato volumi di entrate e fatturati tra il +15% e il +25%.
Per permettere all’Italia di entrare finalmente nella liquidità condivisa, i maggiori siti di poker italiani hanno avviato una petizione su change.org che sta raccogliendo sempre più firme. L’obbiettivo dell’iniziativa, chiamata #pokersenzafrontiere, è di permettere alla petizione di raggiungere il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Benedetto Minneo.
I vantaggi della liquidità condivisa
Grazie alla liquidità condivisa si potranno abbattere le frontiere nazionali ed entrare nel mercato comune con Francia, Spagna e Portogallo. I vantaggi che il poker italiano potrebbe ricevere coinvolgono tanto i grinders quanto i giocatori occasionali. Prima di tutto il volume di gioco aumenterebbe notevolmente. Uno dei principali problemi del poker in Italia è proprio costituito dal limite del .it e dalla sempre minore affluenza che riceve. Grazie alla liquidità condivisa, ci si aprirebbe a un field comune ricco di giocatori provenienti dalle altre nazioni coinvolte. In termini di gioco questo si traduce con tavoli cash sempre più pieni e numerosi e tornei con premi garantiti molto più alti. Proprio i limiti riguardanti i volumi di gioco hanno portato moltissimi pro player italiani a scegliere di andare all’estero per far si che il poker divenisse la loro professione. In Italia le restrizioni vigenti portano i grinders ad avere inevitabilmente bisogno di migrare sui siti stranieri e utilizzare dei VPN nelle loro sessioni. Grazie alla liquidità condivisa cesserebbe il fenomeno dei “cervelli in fuga” e i giocatori potrebbero vivere di poker tranquillamente in Italia. Ridurre il numero di giocatori costretti ad andare via non porterebbe dei vantaggi solo dal punto di vista del poker di per sè ma avrebbe anche effetti trasversali sull’economia dell’intero paese. I giocatori, in particolare i professionisti, resterebbero in Italia o vi farebbero ritorno con effetti positivi sul lato econimico e fiscale. Perchè costringere un giocatore italiano a comprare casa all’estero e vivere lì per poter fare del poker la sua vita? Più giocatori restano in Italia più moneta circola per la nostra economia.
I vantaggi della liquidità condivisa non riguardano solo i giocatori professionisti o chi vuole fare del poker la sua professione. Anche i giocatori occasionali e quelli che giocano a poker per passione godrebbero di moltissimi vantaggi. I tavoli di cash game già a partire dai microstakes sarebbero molto più numerosi e ricchi di giocatori. Il field sarebbe molto più “diluito” da questo punto di vista rispetto a quello italiano al momento invece ristretto e più denso di regular. I dati di cui abbiamo parlato prima sul cash game in Spagna lo dimostrano. Anche dal punto di vista dei tornei i giocatori avrebbero discreti benefici. I premi garantiti nei paesi aderenti alla liquidità condivisa sono estremamente più alti. Rispetto al mercato italiano si potrebbe godere di garantiti da 50.000€ o 100.000€ già a partire da buy-in decisamente più bassi. Anche dal punto di vista promozionale i vantaggi non sono indifferenti. È normale che le poker rooms siano più propense a rilasciare nuove promozioni e nuove iniziative o bonus in un mercato più aperto e che registra volumi di gioco maggiori.
Un field completamente nuovo
Con la liquidità condivisa, tutti i giocatori italiani si troverebbero immersi in un field completamente nuovo. Confrontarsi con i giocatori provenienti da tutta Europa è un’esperienza decisamente stimolante. In questo modo si potrebbero sfidare i grandi nomi del poker europeo e non solo. Dal punto di vista del gioco poi, un field più variegato si traduce in strategie sempre diverse e tendenze sempre nuove. Il cash game sopratutto riceverebbe una nuova linfa vitale grazie proprio al field comune. Nel mercato italiano praticamente chiuso, si sta creando uno stallo nei tavoli carenti ormai di novità e con una distribuzione di regular e occasionali sempre più svantaggiosa. Con la liquidità condivisa il field che si verrebbe a creare secondo i dati sarà grande più di tre volte quello attuale italiano e sarà quanto 1/3 di quello internazionale del .com. In un gioco come il poker in cui, in particolare nel cash game, la skill viene premiata nel lungo periodo questo ampliamento del field dei giocatori rappresenterà un discreto vantaggio. Inoltre non è indifferente analizzare come l’Italia restando lontana dalla liquidità condivisa stia rischiando di mantenersi indietro anche da un punto di vista competitivo. Più tardi ci uniamo al field comune più sarà difficile abituarsi e reggere il passo con i giocatori delle altre nazioni.
Essere favorevoli alla liquidità condivisa è un dovere per chiunque ami il poker e per chiunque ami giocarlo per passione o per semplice profitto. Il neo governo giallo-verde non sembra essere propenso a dirigersi in direzione della liquidità condivisa. È importante dunque che tutto il popolo di grinders italiani sia unito in un momento come questo che deciderà il futuro del poker italiano.
Se volete contribuire anche voi al progetto della liquidità condivisa in Italia sentitevi liberi allora di firmare la petizione online su: