Ormai lo sapete benissimo: Espen Jorstad è il nuovo campione del mondo. Un trionfo meritato in quanto costruito giorno per giorno, livello dopo livello se non mano dopo mano. Alla fine il Main Event delle World Series of Poker di quest’anno non poteva che finire nella sua bacheca. E il tanto sognato braccialetto ben legato al suo polso.
Il giocatore norvegese ha dimostrato di saper mantenere i nervi saldi, anche in fasi di gioco sicuramente non facili. Come quando in heads up, contro l’australiano Adrian Attenborough, è andato anche sotto nel count dopo aver dominato il Final Table. Ma andiamo a vedere nei dettagli qual è stata la mano che gli ha consentito di essere proclamato vincitore.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
20 € | ||
965 € | ||
500 € |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
La mano che ha incoronato Espen Jorstad
Situazione: heads livelli 2/4 milioni big blind ante 4 milioni
Preflop: Jorstad vede Q♦2♠ fuori posizione e decide di completare. Attenborough da big blind con J♣4♠ si guarda il flop gratis. Il piatto ammonta a 12 milioni.
Flop: 4♥2♥2♣ – c’è il check del giocatore australiano e la bet a 4 milioni del norvegese. Attenborough opta per il raise a 14 milioni, ma Jorstad non ci sta e sale a 32 milioni. Call di Adrian e pot che sale a quota 76 milioni.
Turn: 8♠ – ancora un check dell’australiano e ancora una barrel di Jorstad, che mette 62 milioni al centro. Stavolta Attenborough si limita al call, con il pot che sale a quota 200 milioni.
River: Q♣ – terzo check da parte di Adrian, Jorstad ci pensa qualche secondo prima di mettere ai resti il suo avversario. Anche in questo lato c’è una lunga pensata, ma poi l’australiano mette tutto al centro e lascia festeggiare (in maniera contenuta) il suo avversario.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
500 € | ||
20 € | ||
200 € |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
Una mano in cui Espen Jorstad ha dato quasi l’impressione di lasciar sfogare il suo avversario, forte di un punto che gli ha consentito di giocare quasi in modalità safe fino al river. Proprio la quinta carta gli ha concesso l’occasione di mettere ai resti Attenborough, grazie a una condotta che gli ha comunque consentito di mascherare in parte il suo full.
Dall’altra parte l’australiano si è fidato fin troppo di quella che è stata una semplice top pair (su flop pairato) al flop, ma che street dopo street ha perso il suo valore. L’unica chance che diamo ad Attenborough è quella di tentare un disperato bluff-catching plausibile solo con un flush draw a cuori. Ma la sua condotta è stata particolarmente forzata.