Siamo appena entrati nella terza settimana di gioco alle WSOP 2022. Nel report che abbiamo pubblicato questa mattina ci sono sicuramente dei risultati interessanti e tutti da scoprire. In ogni caso, come sempre accade in una kermesse così lunga e ricca di tornei che durano anche diversi giorni, ci sono tante situazioni intermedie che rubano la scena.
Come la bad beat che stiamo per analizzare e scoprire, relativa alle fasi finali del torneo #21 dello schedule. Stiamo parlando del Monster Stack da 1.500 dollari di buy-in. Alla fine, a portare a casa il titolo è stato portato a casa da Mike Jukich, che in heads up ha avuto la meglio su Mateusz Moolhuizen. Gran parte di questo successo è legato alla mano che stiamo per analizzare.
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La più grande bad beat alle WSOP 2022
Situazione: heads up livelli 2.000.000/4.000.000 big blind ante 4.000.000
Preflop: Jukich rilancia a 8 milioni con K♠Q♥ da bottone, Moolhuizen completa con 6♣2♣ da big blind. Il pot sale a quota 20 milioni.
Flop: K♣6♦2♦ – Moolhuizen opta per il check, Jukich c-betta a 6 milioni. Arriva il raise a 19 milioni del giocatore sul bottone, call di Jukich e pot che sale a quota 58 milioni.
Turn: 2♥ – questa volta Moolhuizen esce in puntata per 20 milioni. Jukich ci riflette per qualche secondo prima di mandare resti per circa 109 milioni. C’è l’istant call da parte del suo avversario che ha uno stack superiore.
Il river è un beffardo K♥.
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Una mano a dir poco irreale, senza dubbio la più incredibile giocata fin qui alle WSOP 2022. O almeno per quanto riguarda le fasi finali di un torneo. Quasi inutile sottolineare la sfortuna di Moolhuizen, che allo showdown sentiva il torneo praticamente in mano e il braccialetto ben legato al suo polso.
Quella fortuna che gli aveva regalato ulteriore valore al turn, con la discesa del secondo Due che aveva in un certo senso rafforzato la mano di Jukich inducendolo a shovare, si è poi rivelata fatale al river. In ogni caso, questa mano verrà ricordata e raccontata a lungo.