MINDSET NEL POKER

COS’È IL MINDSET?

Il mindset è uno degli aspetti principali di ogni grinder che si rispetti.

Talento, tecnica e capacità di lettura delle situazioni di gioco passano in secondo piano se non si approccia il gioco con la testa giusta.

Il mindset, croce e delizia di ogni giocatore, è quello che farà sì che i tuoi risultati non siano influenzati dalle emozioni.

Vi sono campioni indiscussi che hanno subito forti perdite per un tempo prolungato, semplicemente perché non avevano il mindset corretto per affrontare un periodo negativo.

L’IMPORTANZA DEL MINDSET

Nel Texas Hold’em la pazienza e il controllo delle proprie emozioni sono la chiave per avere successo. D’altronde, lo dice il nome stesso Hold’em, ovvero tienile, che in senso largo può significare tieni duro.

Si dice che la calma sia la virtù dei forti e il poker ne è l’esempio perfetto.

Basti pensare che nelle fasi iniziali di un normale torneo con tavolo 9-handed (tavoli da 9 giocatori), possiamo ritrovarci a giocare un numero di mani molto basso.

Mai come in questo caso la fretta si rivelerà un acerrimo nemico facendoci giocare mani che non dovremmo giocare: a poker non si può vincere sempre, ma lo si può fare nei momenti più opportuni.

Uno dei rischi di giocare con un mindset non adeguato è il tilt!

Le conseguenze del tilt possono influenzare non soltanto la partita in corso, ma anche le scelte che andremo a fare in futuro, sia a livello di gioco che in termini di selezione delle partite.

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PERCHÈ DOVRESTI INVESTIRE NEL MINDSET?

Il poker è un gioco altamente competitivo e per avere successo occorre limitare al massimo il numero di errori commessi all’interno di una partita.

Lasciarsi prendere dalle emozioni o più un generale approcciare una sessione col mindset sbagliato equivale a significa scendere in campo con le armi spuntate.

Per avere successo bisogna mettersi nelle condizioni di dare sempre il 100% e per farlo è fondamentale essere al pieno delle proprie capacità.

Rabbia, frustrazione, fretta di vincere e ansia da prestazione sono i veri nemici da combattere prima ancora degli avversari al tavolo.

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IL NOSTRO MENTAL COACH

Francesco, alias Sassecco, è stato Supernova su PokerStars.

Per anni ha grindato con altissimi volumi di gioco e conosce benissimo tutte le problematiche che possono capitare ad un poker player, avendole vissute in prima persona.

Successivamente si è specializzato sul coaching ad alte prestazioni e ha riadattato gli insegnamenti ricevuti per migliorare le performance in game, ottenendo ottimi risultati.

Da qualche anno a questa parte, segue diversi poker player, anche professionisti.

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FAQ 

Cos’è il mindset Poker?

Il mindset è lo stato mentale con cui si fa fronte ad un evento.

Quanto è importante il mindset nel poker?

Il mindset nel poker è fondamentale in quanto un cattivo stato d’animo può influire negativamente sul gioco.

Cosa significa fare autocritica produttiva?

Fare autocritica produttiva significa acquisire consapevolezza dell’errore e utilizzarla per non farlo più.

Le parole sono importanti per definire il mindset?

Le parole, dunque il modo tramite cui ci rivolgiamo a noi stessi e agli altri, sono fondamentali per la costituzione del mindset.

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Con il termine mindset, letteralmente assetto emotivo, si fa riferimento allo stato mentale tramite cui si affronta un determinato evento. In questo caso una partita di poker. Sebbene estremamente sottovalutato, l’aspetto psicologico ricopre un ruolo fondamentale nel determinare il risultato di una partita.

Un umore negativo, causato ad esempio da malumori personali, può influire in maniera consistente sulla performance del giocatore portandolo, nel peggiore dei casi, a perdite consistenti. In questo senso, la definizione di un mindset immune ai cambiamenti di umore e all’influenza di questi ultimi sui risultati di gioco, può essere un punto chiave all’interno di un programma di coaching individuale. Nonostante il coaching rappresenti lo strumento migliore per poter stabilire un mindset di gioco corretto e funzionale, è possibile raggiungere un equilibrio mentalmente valido anche attraverso la messa in atto di un lavoro autonomo su se stessi.

Innanzitutto, nel momento in cui si inizia a praticare il gioco del poker a livelli più o meno elevati, è bene avere chiavi alcuni punti chiave, tra cui il fatto per il quale il gioco del poker si compone sia di abilità che di fortuna. Sebbene inizialmente sia la prima a prendere il sopravvento, rendendo il tutto totalmente incontrollabile, in una seconda fase sarà l’abilità conquistata dal giocatore attraverso l’esperienza a farla da padrona. Altra considerazione importante riguarda, inoltre, l’elevata varianza di un gioco come il poker. Le variabili che possono influenzare il gioco sono, infatti, talmente tante da rendere impossibile al giocatore il compito di prevederle tutte.

Dunque, nonostante esperienza e abilità accumulate, è necessario tener conto di quella variabilità, rinunciando alla pretesa di poter controllare ogni singolo aspetto del gioco.

Poker: Consigli per Adottare il Giusto Mindset

Tra i consigli da tenere a mente per adottare un mindset adeguato vi è, sicuramente, l’idea per la quale il poker sia un gioco che si dirama sul lungo periodo. Diventa, dunque, necessario accettarne gli eventuali rischi e limitarsi ad osservare, per poi successivamente correggere, gli errori fatti. Il nostro obiettivo, a fine sessione, sarà dunque quello di accertarci di aver messo in atto mosse adeguate.

In questo modo saremo in grado di acquisire maggiore consapevolezza rispetto ai nostri limiti e alle nostre capacità di gioco, così da avere la possibilità di implementare queste ultime riducendo i primi. Il tutto dev’essere attuato, nel limite del possibile, attribuendo meno peso ai risultati e più attenzione alle strategie utilizzate. Il gioco per il breve periodo, nella maggior parte dei casi, porterà esclusivamente al danneggiamento della vostra strategia di gioco in quanto vi porterà a varie forme di tilt in grado di distruggere, pian piano, il vostro bankroll. Così come nella vita, anche nel poker, l’equilibrio mentale risiede nella giusta via di mezzo.

E’ necessario, dunque, non demoralizzarsi per perdite consistenti e non entusiasmarsi per improvvise vincite cospicue. Essendo, come accennato precedentemente, il poker un gioco di lungo periodo, ogni situazione dev’essere valutata osservato l’andamento totale del gioco e non il singolo evento. Il guadagno derivante dal gioco del poker dipende, dunque, da strategie adeguate attuate nel lungo periodo. In questo senso, è necessario mantenere un equilibrio mentale in grado di aiutarci a comprendere i nostri errori o, al contrario, le strategie vincenti che ci hanno portato a vincite cospicue. Il tutto senza mai dimenticare di rimanere sempre fedeli alla propria strategia di gioco, senza divenire schiavi del denaro.

Essere eccessivamente attaccati all’elemento denaro porta con sé, infatti, conseguenze estremamente negative per il vostro gioco, tra cui: l’incapacità di attribuire la giusta showdown value ad una mano o il non puntare abbastanza quando, invece, ci sarebbe da puntare fino all’incapacità di bluffare abbastanza qualora sia necessario. In tal senso un elemento di grande aiuto è, sicuramente, l’esperienza. Attraverso quest’ultima ogni giocatore sarà pian piano in grado di prendere decisioni adeguate, riuscendo a distinguere tra denaro da giocare a poker e denaro necessario alla sopravvivenza quotidiana.

Poker: Mindset e Autocritica

Quali sono gli elementi che definiscono un mindset poker funzionale da uno disfunzionale? Sicuramente uno di questi è la capacità di fare dell’autocritica produttiva su se stessi e sulla propria modalità di gioco. Cosa significa fare autocritica produttiva? L’autocritica produttiva riguarda la capacità di un giocatore di osservare, in maniera critica, il proprio gioco individuandone errori e criticità, senza però abbattersi eccessivamente. Il giocatore, infatti, dovrebbe far tesoro di tali osservazioni e cercare di capire come evitare di ripetere gli errori già commessi, implementando così le proprie capacità di gioco.

Molti giocatori, invece, tendono ad essere estremamente critici con se stessi rendendo tale processo disfunzionale nel breve e lungo termine. Nonostante, infatti, essere eccessivamente critici con noi stessi sia una leva motivazionale importante nel breve periodo, il rischio è che nel lungo periodo tale assetto mentale possa creare dei danni all’autostima dell’individuo, danni che potrebbero comprometterne la carriera di gioco. Dunque, anche nel mindset da adottare nel gioco del poker, autocritica e rigidità sono elementi di potenziale crescita solo se adottati con moderazione.

E’ necessario che il giocatore trovi un equilibrio salutare tra l’individuazione degli elementi da migliorare della propria strategia di gioco e l’individuazione di elementi già estremamente performanti. Soltanto in questo modo sarà possibile ottenere un mindset bilanciato, in grado di fornire al giocatore la stabilità adeguata per giocare. A parità di capacità e competenze, infatti, tra due giocatori caratterizzati l’uno da capacità di analisi distaccata e l’altro dalla tendenza al tilt emotivo, sarà sicuramente il primo ad avere la meglio.

Questo perché egli avrà imparato ad osservare con freddezza il gioco altrui ma, anche e soprattutto, il proprio. In questo modo avrà la possibilità di identificare con chiarezza elementi da sottoporre a miglioramento e strategie di gioco già sufficientemente ottimizzate.

L’importanza dell’autostima definizione del mindset poker

Si dice che gli artefici dei nostri successi o insuccessi siamo, in primo luogo, noi stessi. Cosa significa questa frase se applicata ad un gioco come il poker? Significa che, anche nel poker, così come in ogni altro gioco o attività, stabilire un dialogo proficuo con noi stessi è fondamentale per orientarci verso una carriera di successi. La considerazione che abbiamo di noi stessi influisce, infatti, in maniera fondamentale sulle nostre prestazioni. Proprio per questo motivo è importante che, ancor prima di stabilire un confronto con l’altro, ognuno di noi lavori in maniera costante alla considerazione che ha di sé. Il lettore si starà chiedendo, dunque, in che mondo la considerazione che un giocatore ha di se stesso possa influire sulle sue performance di gioco. La risposta è: in milioni di modi.

L’autocritica, ad esempio, strumento a cui abbiamo accennato all’interno del paragrafo precedente, è un esempio lampante che mostra come una scarsa considerazione di sé possa portare a risultati negativi dovuti agli effetti sull’individuo di un’eccessiva autocritica. Dunque, se da un lato fare autocritica possa essere un buon modo per migliorarsi, dall’altro lato l’eccessiva autocritica, incastrata su di una scarsa autostima, potrebbe portare a conseguenze estremamente negative in termini di risultati di gioco. E’ necessario, infatti, tenere a mente che anche i giocatori più esperti possono essere vittima del famoso tilt qualche volta, ma ciò non significa che di colpo tutta la loro bravura sia venuta meno.

Nel caso di questi giocatori, il tilt è spesso dato dall’incapacità di perdonarsi un errore estremamente banale che mai avrebbero pensato di poter fare. Tuttavia ciò dimostra come anche il giocatore più competente e con esperienza, possa essere vittima di improvvisi blackout mentali dovuti ad aspetti emotivi, più che legati strettamente alla sfera del gioco.

L’importanza delle parole nella definizione del mindset poker

Come accennato in precedenza, dunque, un ruolo fondamentale nella costruzione di un mindset poker adeguato è da attribuire alla concezione che abbiamo di noi stessi. In questo senso, dunque, rivolgerci a noi stessi con parole adeguate e non eccessivamente denigranti nel momento in cui commettiamo un errore, può essere un valido aiuto per stabilire un mindset fondato sull’equilibrio e sulla fiducia nelle nostre capacità. Il modo tramite cui ci rivolgiamo a noi stessi, dunque le parole e le espressioni che utilizziamo, hanno un’influenza fondamentale sulla definizione del nostro approccio ai problemi. In questo senso alcuni esperti consigliano di eliminare la parola “io”, utilizzando un approccio più impersonale che piò essere utile per adottare un approccio più impersonale e distaccato.

Cambiare le parole che utilizziamo evitando di denigrare e, di conseguenza, denigrarci eccessivamente, può essere un ottimo modo per migliorare la visione che abbiamo di noi stessi e, di conseguenza, costruire un mindset poker più positivo. Il linguaggio, infatti, svolge un ruolo fondamentale in quanto crea nella nostra mente una sorta di schema della nostra persona.

All’interno di tale schema saranno presenti tutti gli elementi che, secondo noi, ci rappresentano. Arricchirlo di elementi positivi, piuttosto che negativi o comunque neutri, può essere un ottimo modo per evitare di convincervi che l’errore stia dentro di voi.

Consapevolezza e mindset poker

Il linguaggio è, dunque, lo strumento principale attraverso cui definiamo la concezione che abbiamo di noi stessi. Dunque, divenire consapevoli dell’atteggiamento, più o meno duro, che abbiamo nei confronti di noi stessi, è il primo passo per cambiarlo. Ad esempio, rimproverarsi eccessivamente per un errore banale o, addirittura, vergognarsi per aver commesso un errore durante una partita di poker, può indurre a creare un circolo vizioso basato su negatività, tilt e performance di basso livello.

In questo senso, assumere consapevolezza dell’entità dell’errore ma, soprattutto, perdonarsi per averlo commesso, può essere un valido aiuto per apprendere dall’errore e andare oltre. Divenire consapevoli delle proprie criticità significa, dunque, imparare a gestirle nel modo corretto attribuendovi la giusta importanza.

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