Antonio Esfandiari è senza dubbio uno dei giocatori di poker più iconici nella storia recente del gioco. In tanti si sono letteralmente innamorati del suo stile di gioco e del suo modo di stare al tavolo, decisamente stravagante e a dir poco fuori dalle righe. Il giocatore di origini iraniane è stato protagonista di giocate a dir poco ipnotiche, tanto da avergli fatto guadagnare il soprannome di The Magician.
Sono diversi gli esempi per dimostrare che il player americano – uno dei più ricchi in termini di guadagni nei tornei di poker live – è stato un trascinatore delle masse, anche per il modo in cui gioca a poker. Abbiamo deciso di fornire alla nostra comunità un esempio di come Antonio sia riuscito a fare cose magiche al tavolo.
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Questa mano si è giocata in una delle prime edizioni del Poker After Dark, contro Phil Laak e Mike Matusow.
Antonio Esfandiari, un vero mago
Situazione: cash game livelli 500/1.000$
Preflop: Matusow rilancia 2.100 con A♦4♠, Laak decide di fare solo call con J♥J♦ mentre Esfandiari 3-betta a 10.300 con 10♣3♦. Arriva il fold di Mike e il secondo call da parte di Phil.
Flop: 6♦8♣5♥ – Esfandiari non molla e mette al centro altri 17.000. Laak ci pensa per qualche secondo prima di optare per il fold.
A un certo punto, però, la grande curiosità che è insita in un giocatore di poker fa sì che Phil riesca a spizzare una delle carte in mano ad Antonio. “È un 10 di fiori”, esclama. Quasi con la consapevolezza di essere stato buggerato da Esfandiari che gliel’ha letteralmente fatta sotto al naso.
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Un colpo clamoroso che ha consentito a Esfandiari, ancora agli inizi della sua carriera, di incutere anche un certo timore nei confronti dei suoi avversari, divenuti poi storici.