Abbiamo tessuto le lodi di Phil Hellmuth per tutti questi anni e senza il timore di essere smentiti. Del resto stiamo parlando del giocatore che detiene il record di braccialetti vinti alle World Series of Poker. Un grande player che è riuscito a resistere al passare del tempo e all’arrivo di generazioni di avversari sempre nuovi e sempre più agguerriti.
Tuttavia, questa volta potremmo trovarci di fronte alla giocata peggiore che The Poker Brat abbia mai fatto nella sua vita. Una giocata che riassume quanto di peggio si possa riunire in un singolo giocatore di poker. Pessimo timing e pessima lettura, il tutto con una mano decisamente soprastimata che lo ha portato a perdere tutto. A goderne, ovviamente sono gli avversari.
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La mano peggiore nella carriera di Phil Hellmuth
Andiamo con ordine e veniamo al contesto in cui questa mano è stata giocata. Ci troviamo al Final Table dell’evento #9 dello U.S. Poker Open, ovvero un torneo No Limit Hold’em da 25.000 dollari di buy-in. Tutti foldano fino al bottone, dove Alex Foxen spilla coppia di Nove e decide di rilanciare a 125.000 sfruttando la posizione e la mano comunque ottima.
Nakashima folda da small blind, la parola passa a Phil Hellmuth che spilla Q-4 da big blind e decide di 3-bettare a 350.000 destando scalpore anche tra i telecronisti. Foxen annusa la possibilità di fare tante chips e a sua volta alza la posta. La sua 4-bet a 890.000 con cui Alex mette ai resti l’avversario dovrebbe essere un invito a nozze per foldare dopo aver tentato la zingarata da grande buio. Ma non sarà così.
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Hellmuth, dopo averci pensato, decide di fare uno dei call più brutti della storia del poker live. Una scelta che lascia di stucco lo stesso Foxen, il quale per un paio di secondi resta impietrito nel vedere la mano con cui il suo avversario lo ha chiamato.
Alla fine, però, a conferma del fatto che il poker non sia sempre un gioco meritocratico, accade il patatrac. Una Donna sul flop e una sul river consentono a Hellmuth di raddoppiare e di farla franca. Ma questa verrà probabilmente ricordata come la sua peggior giocata in carriera.