Poker Omaha: come si gioca, strategia di base e i migliori siti

Nov 15, 2023

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L’Omaha è una delle varianti di poker più diffuse al mondo, subito dopo il più noto Texas Hold’Em… e in Italia dopo il classico poker all’italiana!

È una disciplina stimolante e divertente, molto simile al Texas Hold’Em eppure allo stesso tempo molto diversa, nonostante ne sia “figlio”.

Vuoi scoprire di più sull’Omaha Poker? In questo articolo vedremo come nasce, come si gioca, e dove trovare tavoli di Omaha online.

 

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Come nasce l’Omaha?

L’Omaha è una variante di poker simile al Texas Hold’Em per quanto riguarda lo svolgimento di una mano, ma ai giocatori vengono distribuite quattro carte e sono obbligati a usarne due per chiudere il miglior punto possibile con tre del board.

Le origini di questo gioco non sono certe. C’è chi afferma che si sia sviluppato verso gli anni ’70 in una modalità con cinque carte in mano chiamata “two by three“, e poi diffondendosi abbia cambiato nome in Omaha e cominciato a usare quattro carte.

Altri sostengono che sia stato inventato dal leggendario Robert Turner, che lo insegnò all’altrettanto leggendario Bill Boyd. Quest’ultimo gestiva la card room del Golden Nugget, e lì propose la variante di cui stiamo parlando, con il nome però di Nugget Hold’Em, che nel tempo divenne Omaha (si ritiene a causa di un regular proveniente dall’omonima città).

Probabilmente entrambe le versioni sono vere e trovano un incrocio a un certo punto della storia, quello che è certo è che dai tavoli del Golden Nugget finì per diffondersi in tutto il mondo.

 

Le regole dell’Omaha Poker

L’Omaha viene giocato con un mazzo di carte francesi da 52 carte senza i jolly. Di solito i tavoli per la modalità torneo sono da otto giocatori, raramente di più, ma è possibile giocare anche in due.

Le posizioni al tavolo sono uguali all’Hold’Em: i primi due giocatori alla sinistra del dealer mettono piccolo e grande buio, e ad ogni mano il bottone del dealer passa al giocatore alla sinistra del precedente.

Preflop

Il dealer distribuisce quattro carte coperte ad ogni giocatore e inizia il primo giro di puntate che si chiama “preflop”.

Il giocatore alla sinistra del grande buio (chiamato Under The Gun) apre l’azione, e in base alle sue carte può decidere se passare (fold), chiamare (call) o rilanciare (raise). Poi la parola passerà al giocatore alla sua sinistra che avrà le stesse opzioni, e così via finché tutti i giocatori attivi (che non hanno passato) avranno messo nel piatto la stessa somma. A quel punto si va al flop.

Flop

Il dealer “brucia” (scarta) una carta coperta e distribuisce tre carte a faccia in alto visibili a tutti i giocatori. Queste sono le prime “common cards“, carte che ogni poker player può utilizzare insieme alle sue personali per formare un punto.

Il giocatore alla sinistra del dealer apre un nuovo giro di puntate con le stesse modalità precedenti, a cui si aggiunge il “check”, ovvero passare la parola al giocatore successivo senza abbandonare la mano.

Turn

Viene bruciata un’altra carta, e si gira il “turn”, la quarta carta comune. Come prima, inizia un nuovo giro di puntate, il penultimo.

River

Dopo aver bruciato la canonica carta (nel caso te lo stessi chiedendo, è un escamotage per rendere difficile la vita ai bari), il dealer gira la quinta e ultima carta, il river.

Si svolge l’ultimo giro di puntate tra i giocatori attivi, e se due o più di questi finiscono per coprire lo stesso ammontare (per esempio con una puntata e un call, o se entrambi fanno check), si va allo showdown.

Lo showdown è semplicemente il momento in cui tutti i giocatori (tecnicamente a partire dall’ultimo che ha puntato) mostrano le loro carte e confrontano i punti. Ovviamente il giocatore con il punto più alto vince il piatto, e in caso di punteggi uguali il piatto viene diviso.

 

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Le differenze con il Texas Hold’Em: i punteggi e le mani migliori

Omaha e Texas Hold’Em si differenziano solo per il numero di carte in mano e come si calcola il punto: nel Poker Texas Hold’Em, i giocatori ricevono due carte e il loro punto viene formato dalla migliore combinazione di cinque carte tra le due in mano e le cinque sul board. Quindi, a seconda di quale sia il miglior punto possibile, nell’Hold’Em possono essere usate:

  • Due carte in mano e tre del board
  • Una carta in mano e quattro del board
  • Solo le cinque carte del board

Nell’Omaha il numero di carte in mano raddoppia, ogni giocatore ne riceve quattro ma è obbligato a utilizzarne due insieme a tre di quelle comuni.

Potranno sembrare differenze da poco, ma hanno un forte impatto sulla dinamica e sulla strategia del gioco. Uno degli errori più comuni tra i principianti, infatti, è pensare di avere colore quando hanno una carta di un seme e quattro sul board, o una scala con una sola carta della propria mano.

Infatti, una mano come A-A-A-A in Omaha può sembrare stupenda (penserai: quattro assi!), ma in realtà è pessima. Il motivo è che non puoi chiudere tris perché non cadrà mai un asso sul board, non puoi chiudere scala perché anche se sul board ci sono K-Q-J-10, la tua combinazione di cinque carte sarà A-A-K-Q-J. Non può chiudere colore, e al massimo potrà fare doppia coppia o full.

 

Strategia di base per l’Omaha poker

Quindi quali sono le mani migliori nell’Omaha? Tendenzialmente si ricade sempre sulle carte più alte, connesse e double suited, ovvero avere due carte di un seme e due carte di un altro.

Con tutte le carte in mano agli avversari, si verificherà più di frequente un flush vs. over-flush, quindi l’ideale è avere due progetti di colore nuts. Una buona mano quindi può essere AAKQ: c’è una coppia d’assi per eventuali full o set, tre carte di seguito per fare scala (che potremo chiudere su board come T-J-Q, T-J-K e T-J-A) e eventuali draw di colore all’asso, sia di cuori che di fiori.

 

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La coppia in mano è raccomandata, ma non essenziale. Una buonissima starting hand può essere anche KQJ10 che rischia certo di perdere contro colori all’asso, ma ha molte possibilità di scala e two pair molto alte.

Di base, comunque, la differenza di equity tra due mani Omaha è molto inferiore rispetto al Texas Hold’em, dove puoi trovare colpi all’80%-20% e anche 90%-10% preflop. Nell’Omaha, tendenzialmente non si va oltre il 70%-30% nei casi peggiori, più spesso si ruota attorno a un 50%-50%, quindi spesso avremo pot odds sufficienti, e dovremo avere una sensibilità particolare nella selezione delle mani.

Per questo motivo è facile cominciare a essere troppo aggressivi preflop, e per evitare problemi di questo genere, ad oggi la variante più diffusa è il Pot Limit Omaha (PLO) dove la size massima consentita è pari alla grandezza del piatto.

 

Varianti di Omaha

PLO, Pot Limit Omaha

Come spiegato, il Pot Limit Omaha è la variante più diffusa in circolazione. Un semplice Omaha con delle limitazioni di puntata per prevenire gli all in di manica larga. Come si calcola il pot? Questa domanda merita un capitolo a parte.

Calcolo del pot nell’Omaha poker

Calcolare il piatto, ovvero il raise massimo possibile in una qualsiasi situazione di Omaha, è meno semplice di quanto possa sembrare.

O meglio, tutto è elementare se siamo i primi giocatori a parlare. Se il pot è €20, la nostra size massima sarà €20. Ma cosa succede se un giocatore ha puntato €10 prima di noi? L’intuito ci direbbe che possiamo rilanciare €30, ma non è così.

Dobbiamo tenere in considerazione il piatto prima della puntata dell’avversario (€20), la puntata dell’avversario (€10) e anche il nostro “call”, per quanto sia incluso nel raise che stiamo per fare, (€10). Il pot sarà quindi di €40, che aggiunti ai €10 del nostro “call”, genera la risposta €50. 

Per semplicità puoi pensarla un po’ come nei vecchi film, dove dicevano “vedo i tuoi 10 e rilancio di altri 40” (non farlo in un casinò, potrebbe generare fraintendimenti): vedi i suoi €10 e quanto è il pot? €40. Quindi rilanci di altri €40, per una puntata totale di €50. 

Anche nel preflop funziona così. Se i blinds sono €2 e €5, e tocca a noi rilanciare, la size massima sarà €2 (pot iniziale) + €5 (ultima puntata, il BB) + €5 (il nostro ammontare di call): €12 a cui si aggiungono i €5 del nostro ipotetico call, per un raise totale massimo di €17.

Per fare un ultimo esempio in caso di 3-bet, il giocatore dopo di noi nello scenario qui sopra quanto potrà puntare? €7 (pot iniziale) + €17 (ultima puntata) +€17 (il nostro call) = €41 a cui aggiungere €17 = €58.

Trucchetto per accelerare? La regola del 3: la tua bet massima è pari a tre volte l’ultima puntata, più ciò che c’era nel piatto prima di quella. Nel caso appena descritto sarebbe 3×17+7=58.

 

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Omaha Hi-Lo

Anche questa variante viene tipicamente giocata in modalità pot limit, a cui si aggiunge la regola Hi-Lo, che si ritrova anche in altre varianti di poker.

Sostanzialmente, nell’Hi-Lo il piatto finale allo showdown viene diviso in due: metà va al punto migliore, l’altra metà va alla mano peggiore che si qualifica seguendo queste regole:

  • La mano low deve essere composta da 5 carte pari o inferiori al valore 8
  • Non esistono scala e colore nella mano low
  • Gli assi valgono 1 per quanto riguarda la mano low

Ne deriva che la mano più bassa possibile sia 5-4-3-2-A, che è il nuts low.

In questa variante, solitamente l’obiettivo è giocare per entrambi i piatti, high e low, e quindi è buono avere due carte in mano di valore inferiore all’8. Come di norma infatti saremo obbligati a usare due carte della nostra mano e tre del board per formare il punto “peggiore”. Queste possono essere le stesse usate per la mano high oppure diverse.

Per esempio con A-A-2-3 su board A-3-3-4-5, la mano High sarà full usando A-A, e la mano low sarà A-2-3-4-5 usando A-2. Sullo stesso board, una mano come J-J-6-7 avrà come high una two-pair J-J-3-3-5, e la mano low A-3-4-6-7. Si noti che in questo caso, un avversario con K-K-7-2 come punto low avrà A-2-3-4-7 e vincerà questa metà del piatto.

Tra due mani low si confronta la carta più alta (non la più bassa) per decidere chi vince questa metà del piatto. In caso di parità di questa, si confronta la carta inferiore e così via. Quindi un A-2-3-4-8 perderà contro un A-4-5-6-7 perché l’8 è maggiore del 7.

 

Omaha 5

Anche qui spesso in modalità PLO, e giocabile anche con la regola Hi-Lo, l’unica differenza sta nel fatto che la mano iniziale è formata da 5 carte.

Il resto si svolge come di norma: si utilizzano solo due carte dalla propria mano e tre dal board per chiudere il punto migliore.

 

Migliori siti di Omaha poker online

Purtroppo l’Omaha – in particolare in Italia – è molto meno diffuso del Texas Hold’Em, quindi non si trova grande traffico come nella variante di poker più diffusa.

Ciò detto, in alcune tra le migliori poker room online è possibile trovare tornei e tavoli cash game di Omaha, a volte anche con classifiche dedicate! Ecco alcune opzioni per giocare a omaha online:

PokerStars

Su PokerStars puoi trovare un discreto traffico ai tavoli cash game, soprattutto mid-low stakes, addirittura in versione zoom, sit and go heads up, e tornei di Omaha anche molto popolati!

Inoltre ci sono anche le classifiche giornaliere Omaha per il cash game tra PL10 e PL50.

iPoker

Anche sulle poker room del circuito iPoker, come Sisal, Snai, Plexbet e Stanleybet, c’è un buon traffico nei low e nei mid stakes cash game Omaha, Sit & Go prevalementemente low buy-in, e qualche torneo dal buy-in tendenzialmente medio-basso.

Sono presenti ottime classifiche settimanali per tutti gli stakes disponibili, ideali per i grinder cash della specialità!

888

Attivo, ma con traffico leggermente inferiore, il cash game omaha su 888poker, e ci sono anche tornei a disposizione con buy-in bassi e medi.

888 è anche l’unica poker room in cui è possibile giocare l’innovativo Omaha Mystery Bounty, tornei con taglie casuali che aggiungono un pizzico di brivido al tutto.

People’s Poker

Sulle piattaforme del network People’s Poker, come Newgioco, GiochiTelematici e BetFlag, si può trovare un discreto traffico all’Omaha Cash Game, sia normale che Hi-Lo. Per quanto riguarda i sit&go, sono disponibili solo heads-up, e i tornei sono solamente low buy-in.

 

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