Tra le innumerevoli varianti del poker, abbiamo deciso oggi di descriverne tre piuttosto particolari: il poker polacco, il poker indiano e il poker cinese. Se non li conoscete, buona lettura!
Sapete quante varianti di poker esistono? No?
Nemmeno noi.
È facile limitarsi al trio più famoso in Italia: Texas Hold’Em, Omaha e “all’italiana” (5 card draw), ma di varianti e novità ne continuano a nascere costantemente, ed è quasi impossibile conoscerle tutte.
Una prima distinzione si fa tra i giochi common cards (come Hold’Em e Omaha, con delle carte in comune), stud (ogni giocatore riceve carte coperte e scoperte) e draw (si riceve una mano completa e poi si sceglie quali carte cambiare), ma esistono anche dei giochi veramente divertenti che vanno oltre a questa semplice classificazione.
I tre di cui vi parleremo oggi hanno fatto impazzire molti poker player in questi anni, e hanno ben poco in comune con il Texas Hold’Em che tutti conosciamo.
Poker Polacco
Il poker polacco è un gioco a dichiarazione crescente, dove la capacità di bluffare è quasi la qualità più importante.
Vengono distribuite due carte coperte a testa e i giocatori, a turno dovranno dichiarare un punto di poker, a partire dalla semplice carta alta fino alla scala reale, ad eccezione del flush che non è considerato.
Ogni giocatore nel suo turno dovrà però obbligatoriamente dichiarare un punto di valore superiore alla dichiarazione precedente, o in alternativa dubitare della stessa.
Quando un giocatore dubita, tutti i giocatori mostrano le loro carte: se il punto dichiarato è presente, allora il dubitante perde, se invece il punto non si può comporre usando le carte di tutti i giocatori, sarà il dichiarante a perdere.
Quando un giocatore perde, diventa il dealer della mano successiva e giocherà da quel momento in poi con una carta in più. Attenzione, questo può essere un vantaggio (sarà più facile ad esempio avere coppia in mano), ma arrivati a 5 carte se si perde si viene definitivamente eliminati dalla partita!
Questo gioco va assolutamente provato con gli amici, perché il divertimento e il leveling di certe mani è incredibile. Si può giocare anche senza soldi, per il puro gusto di farlo, altrimenti raccomanderei la modalità sit’n’go.
Poker Indiano
Il poker indiano invece è poco più di un gioco da festa. Chi scrive, ad esempio, non lo farebbe mai per soldi. Forse. Ma non è importante, torniamo al punto.
Se il polacco è un gioco di bluff e lettura, il poker indiano è quasi esclusivamente tell e body language, anche se non mancano l’analisi dei pattern e delle tendenze degli avversari.
Si riceve un’unica carta a testa e non va assolutamente guardata. Quello che dovrete fare, infatti, sarà appoggiarla sulla vostra fronte così che tutti gli altri giocatori, tranne voi stessi, possiate vederla.
A questo punto, forti della conoscenza di tutte le carte dei vostri avversari, potrete fare a turno la vostra puntata, e a colpi di raise, call e fold, se si dovesse arrivare allo showdown potrete scoprire di aver rilanciato fortissimo contro il 4 del vostro oppo, ma con un 2 in mano testa…
A volte le risate sono assicurate. Provateci e fateci sapere!
Poker Cinese
Ok, qui invece si va sul serio, nessuna bizzarria da festa o per farsi semplicemente qualche risata. Questa è una variante a tutti gli effetti, che ha letteralmente spopolato tra i pokeristi negli ultimi anni.
Si gioca generalmente in 4, ma si può fare anche in 2 o 3.