Steffen Sontheimer ha pubblicato un video sul canale Pokercode (la school di Fedor Holz) in cui affronta il discorso statistiche HUD, come considerarle e la loro importanza.
Quello che affronteremo oggi è il paragrafo introduttivo, quello che apre la panoramica di cosa vogliamo cercare e cosa vogliono dire le informazioni nel poker. Perché un numerino da solo non vale nulla se non sappiamo come considerarlo, nemmeno se sappiamo cosa significa.
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Cosa sono e a cosa servono le stats? La risposta è che il poker è un gioco di informazioni, come sappiamo dal celebre teorema fondamentale:
“Quando giochi una mano come se conoscessi le carte dei tuoi avversari loro perdono, e ogni volta che giochi in maniera diversa tu perdi”.
Avere statistiche significa avere informazioni che possono essere usate per avvicinarsi all’idea di conoscere le carte degli avversari.
Non ci sono lati negativi dell’avere più informazioni (per quanto ci siano nel non saperle usare).
Steffen vede la scala su vari livelli, a partire dal primo, quello di “non avere info“. In realtà è una situazione che non esiste, perché al minimo hai l’info di sapere che tavolo stai giocando. Ti aspetterai comportamenti diversi tra NL5 e NL5.000. Il secondo livello è notare qualche comportamento, come un limp, o si siede al cash con 70bb, che sono informazioni.
Poi si arriva al livello di statistiche contro il pool, che è molto importante. Un avversario può avere delle stat che riflettono il suo gioco contro tutti gli avversari del livello, ma non necessariamente contro di te. Steffen per esempio è consapevole di overfoldare, ma sa che non lo farebbe contro giocatori di un certo calibro. Se questi penseranno di prendere di mira questo leak, ne usciranno con le ossa rotte. Ed è una cosa a cui dobbiamo pensare quando affrontiamo un avversario che potrebbe vivere la stessa situazione.
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Un’informazione anche migliore sono le statistiche “Play vs. Hero-like player“, ovvero come gioca un avversario contro gli altri avversari al livello di Hero. A detta di Sontheimer, questo potrebbe essere uno dei più grandi benefici della sua carriera: aveva molti amici che giocano agli stessi livelli, e l’americano medio considerava i player tedeschi più o meno tutti allo stesso modo. Quindi diventava ovvio capire come si comportavano nei loro confronti, ed era intelligente osservare le differenze di gioco per esempio di Ike Haxton contro un altro tedesco o contro Cary Katz.
All’apice della piramide c’è il gioco di un avversario contro di te, il “Play vs. Hero“. In questo caso prendere read, note eccetera diventa più profittevole quando le confronti con le statistiche HUD del giocatore in questione. L’obiettivo è trovare una read che si conosca alla perfezione, anche se di solito non è questo il caso. Non è facile avere certezza di qualcosa, nel gioco exploitativo.
Ed è proprio per questo che è utilissimo imparare a conoscere l’HUD, sapere come leggerlo e quanto considerarlo, a partire proprio dalla base di come gioca l’avversario contro il pool. In particolare quando anche tu conosci bene quel field.