Il weekend appena trascorso ha fatto scoppiare tante scintille nello sport mondiale. Uno dei centri nevralgici di questo fine settimana è stato senza dubbio Monza, per il tanto atteso Gran Premio d’Italia di Formula 1. C’era molta attesa, non tanto per la parata di stelle dello sport e dello show business, ma soprattutto per il duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.
Sono loro due, il giovane olandese figlio d’arte e il britannico sette volte campione del mondo, i grandi protagonisti del campionato del mondo di quest’anno. Le attese c’erano tutte, nonostante sulla carta la Mercedes fosse considerata nettamente superiore alla Red Bull su un circuito come quello brianzolo. Eppure il leader della classifica iridata stava provando a prendersi una grande vittoria.
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Ma visto che il destino non va mai ignorato, ecco che arriva il problema che crea il caos più totale. Un problema nato sotto forma di pit stop.
Verstappen colpevole, ma Silverstone è peggio
La sosta di Hamilton è stata leggermente più lunga del previsto, circa 4 secondi contro i 2 e mezzo ai quali ci siamo abituati. Anche se non soprattutto per questo motivo è nato l’ormai celebra ruota contro ruota alla Prima Variante. Qui Verstappen ha forse esagerato nel tentativo di tenersi la posizione contro il rivale mondiale. Ma c’è anche da dire che l’uscita di Lewis dalla pit lane non è stata del tutto pulita.
Il contatto è stato terribile, solamente la presenza del fido Halo ha evitato conseguenze tragiche per il campione in carica. Ma bisogna anche dire una cosa: al di là dell’immagine terribile che possiamo vedere anche in cima all’articolo, non è possibile paragonare questo crash con quello di Silverstone. Per quanto Max sia colpevole, Lewis ha senza dubbio fatto di peggio sul circuito di casa.
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Un impatto con il piede sull’acceleratore fino a toccare i 300 chilometri all’ora, in una curva in cui è praticamente impossibile sorpassare, che poteva portare conseguenze davvero tragiche se le monoposto moderne non fossero a prova di scontri devastanti come quello.
Al di là di questi discorsi, che lasciano ovviamente il tempo che trovano, la speranza è che questo bellissimo duello non sfiori di nuovo la tragedia.